Castel Ritaldi – Colle del Marchese, chiesa di San Pancrazio «San Pancrazio» [CAS028]

680 1024 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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STORIA DEL LUOGO
Colle del Marchese fu uno dei castelli della Normandia, la “piccola provincia” che godette di una certa autonomia nel XIII secolo nell’ambito delle terre della chiesa. Eretto a comune, con proprio statuto del 1371, fu incorporato nel comune di Castel Ritaldi dal 1814. Nel suo territorio sono il poggio di S. Quirico, luogo del ritrovamento della lex luci “spoletina”, e la vetusta chiesetta della Madonna della Stelletta, impreziosita da due conci del VII-VIII secolo, ormai poco più che un rudere

EDIFICIO

DESCRIZIONE
Nicchia ricavata da una finestra ogivale trecentesca richiusa sulla parete esterna della chiesa di S. Pancrazio, prospiciente la piazzetta del castello; è stata costruita con lo stesso materiale della cortina muraria ed è situata a cm. 290 da terra
DATAZIONE
1756: la data, registrata sulla pianella murata nella gronda sovrastante si riferisce probabilmente al rimaneggiamento che determina l’attuale sistemazione del busto
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
USO ATTUALE
La chiesa non è più destinata a funzioni religiose
DIMENSIONI
Nicchia cm. 120×60

IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Busto di S. Pancrazio con volto in posizione frontale
DATAZIONE
Seconda metà del XV secolo
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Statua collocata sopra un piedistallo sagomato, a sua volta appoggiato sopra un concio parallelepipedo di pietra, entrambi incongrui con la statua; stato di conservazione buono
DIMENSIONI
cm. 35

RILEVATORE
Alfiero D’Agata
DATA DI RILEVAZIONE
7/10/2002

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

San Pancrazio
Busto in pietra, seconda metà XV secolo
La nicchia è ricavata da una finestra ogivale trecentesca richiusa, sulla parete esterna della chiesa di San Pancrazio, prospiciente la piazzetta del castello.
Il santo con volto in posizione frontale è collocato sopra un piedistallo sagomato, a sua volta appoggiato sopra un concio parallelepipedo di pietra, entrambi incongrui con il busto.
Su una pianella murata nella gronda sovrastante è indicata la data 1756, riferita probabilmente al rimaneggiamento generale che determina anche la sistemazione del busto.

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