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Coleotteri
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Linnaeus, 1758
Sottordini

I coleotteri (Coleoptera Linnaeus, 1758) sono un ordine di insetti che, con 350 000 specie raggruppate in 24 superfamiglie e 235 famiglie[1], costituiscono il più grande ordine tra tutti gli organismi viventi sul pianeta, vegetali compresi. Si suppone che sul pianeta vivano almeno altrettante specie o molte ancora non conosciute, con un centinaio di specie scoperte annualmente. Secondo l'entomologo Ermenegildo Tremblay, il numero di specie compreso nell'ordine dei coleotteri sarebbe superiore al numero di tutte le altre specie animali[2].

Sono diffusi in tutti i continenti della Terra tranne che in Antartide. La loro comparsa risale a circa 280 milioni di anni fa.[3] La struttura del corpo dei coleotteri è, come per gli altri insetti, suddivisa in capo, torace e addome. Quasi tutti i coleotteri possiedono ali, spesso adatte al volo. Queste sono ricoperte da un altro paio di ali molto rigide dette elitre, che svolgono un ruolo di protezione. Con una lunghezza media di 170 mm, Titanus giganteus (nativo dell'Amazzonia) è la specie più grande di coleotteri al mondo, mentre al genere Goliathus appartengono i più pesanti, potendo arrivare anche a 100 grammi di peso. Delle circa 8 000 specie europee, il più grande è il cervo volante (Lucanus cervus).[4] Sono coleotteri anche la coccinella, lo scarabeo e la lucciola.

Etimologia

Il nome Coleoptera (dal greco antico: κολεόπτερος?, koleópteros) fu coniato da Aristotele ed è costituito dai termini κολεόν, koleón («guaina», «fodero») e πτερόν pterón («ala»). Infatti, le ali anteriori di questi insetti, dette elitre da ἔλυτρον élytron («involucro»), sono fortemente sclerificate e quindi non svolgono più la funzione del volo ma proteggono le ali posteriori e l'addome.[5]

Paleontologia

Un Curculionide fossile del Terziario.

I coleotteri sono noti come fossili già dal Permiano (circa 280 milioni di anni fa) attraverso esemplari conservati su pietra.[3] Fossili più recenti e molto noti sono quelli conservati nell'ambra, all'interno delle quali sono stati riscontrati già molti generi presenti oggi.

Descrizione

Maggiolino in volo mostrante le elitre e le ali posteriori.

Considerando la diversità e numerosità di specie, l'anatomia dei coleotteri è piuttosto uniforme. Il corpo, come quello degli insetti in genere, è diviso in tre sezioni: il capo, il torace e l'addome. In generale, i coleotteri hanno un esoscheletro particolarmente duro e ali anteriori (dette elitre) dure, sclerificate, che coprono la parte posteriore del corpo e proteggono le ali posteriori. Le elitre non sono usate per volare, ma devono essere sollevate per scoprire e muovere le ali posteriori; quando l'insetto si posa, le ali posteriori vengono nuovamente ripiegate sotto le elitre.

In alcuni casi, tipicamente in famiglie come i Carabidi, i Curculionidi e i Crisomelidi si è persa la capacità di volare e con essa le ali posteriori si sono ridotte a moncherini o sono scomparse del tutto (atterismo). In poche famiglie, come i Fengodidi, si è persa non solo la capacità di volare, ma anche le elitre stesse. Le dimensioni variano da meno di un millimetro fino ai 15-18 cm. Gli occhi sono composti e possono presentare adattamenti speciali, come nel caso dei Girinidi, in cui sono divisi per consentire la vista sia sopra che sotto il livello dell'acqua. Le antenne possono variare fortemente: possono essere filiformi, claviformi, flabellate o genicolate. La respirazione è garantita da un sistema di trachee diffuse in tutto l'addome.

Biologia

I coleotteri sono insetti olometaboli, con metamorfosi completa. Insetti anfigonici ed ovipari (ma non mancano casi di partenogenesi), il loro sviluppo è olometabolico, con variazioni spesso in direzione dell'ipermetabolia o della criptometabolia. Le uova sono minuscole e possono essere vivacemente colorate. Vengono deposte in ammassi, in numero variabile da alcune dozzine ad alcune migliaia per femmina. Le larve che emergono dall'uovo vivono all'aperto, entro materie organiche (legno, erbe, escrementi), in acqua o sottoterra. Il periodo larvale in alcune specie dura parecchi anni. Al termine del periodo larvale, le larve si impupano e dopo qualche giorno dalla pupa emerge l'adulto, la cui vita può durare poche settimane o diversi anni, secondo le specie. Sono presenti vari tipi di larve, la varietà dipende dalla nicchia trofica occupata; esistono, quindi, larve oligopoda, onisciforme e apoda. Alcuni coleotteri (p.es. i Meloidi) hanno trasformazioni speciali (ipermetamorfosi).

Alcuni adulti sono predatori e uccidono altri insetti (o più raramente altre categorie di animali); altri sono fitofagi (si nutrono di piante), saprofagi (si nutrono di materiale vegetale in decomposizione), coprofagi (si nutrono di escrementi), ecc. Alcune specie hanno grande impatto sull'economia umana, perché danneggiano le colture (ad esempio il maggiolino, la dorifora), i manufatti (ad esempio i tarli) o gli alimenti. Di particolare rilevanza sono i danni causati dai coleotteri xilofagi alle piante d'interesse forestale, appartenenti a diversi raggruppamenti (Scolitidi, Cerambicidi, Buprestidi, ecc.). La maggior parte dei danni sono causati dalle larve. Esistono però anche coleotteri utili alle pratiche agricole, come la maggior parte dei Coccinellidi, sfruttati nella lotta biologica. Sono circa 40 le famiglie di coleotteri comprendenti insetti ausiliari.

Distribuzione e habitat

I coleotteri hanno una distribuzione cosmopolita, essendo diffusi in tutto il mondo a eccezione delle regioni polari. In Calabria, precisamente nella zona di Chiaravalle Centrale, è anche chiamato "papaluto".

Tassonomia

La complessità di questo raggruppamento, pur omogeneo, e le parziali conoscenze a tutt'oggi raggiunte, fanno sì che la sistematica interna dei coleotteri sia in continua revisione.

L'ordine Coleoptera è suddiviso in 5 sottordini (Protocoleoptera, Archostemata, Myxophaga, Adephaga e Polyphaga), comprendenti le seguenti famiglie:[1]

Micromalthus debilis
Micromalthidae
Prolixocupes latreillei
Cupedidae
Gyrinus natator
Gyrinidae
Harpalus sp.
Carabidae
Dytiscus latissimus
Dytiscidae
Ocypus olens
Staphylinidae
Lucanus cervus
Lucanidae
Dynastes hercules
Scarabaeidae
Chrysochroa fulgidissima
Buprestidae
Heterocerus fenestratus
Heteroceridae
Alaus murina
Elateridae
Lampyris noctiluca
Lampyridae
Cantharis livida
Cantharidae
Anthrenus verbasci
Dermestidae
Pharaxonotha esperanzae
Erotylidae
Cucujus sp.
Cucujidae
Harmonia axyridis
Coccinellidae
Tenebrio molitor
Tenebrionidae
Lytta magister
Meloidae
Leptinotarsa decemlineata
Chrysomelidae
Lixus pulverulentus
Curculionidae

Note

  1. ^ a b (EN) Bouchard P. et al, Family-group names in Coleoptera (Insecta), in ZooKeys, vol. 88, 2011, pp. 1-972, DOI:10.3897/zookeys.88.807.
  2. ^ Tremblay E., Entomologia applicata. Volume I., 3ª ed., Napoli, Liguori Editore, 1985, p. 12, ISBN 88-207-0681-4.
  3. ^ a b (EN) Grimaldi D., Engel M.S., Evolution of the Insects, Cambridge University Press, 2005, p. 360, ISBN 978-1-107-26877-7.
  4. ^ Josef R. Winkler, I coleotteri, a cura di Marco Vighi, traduzione di Letizia Berrini Pajella, illustrazioni di Frantisek Severa, Milano, Teti, 1974 [1974], p. 166.
  5. ^ Agassiz L., Coleoptera, su Nomenclator Zoologicus. URL consultato il 3 gennaio 2019.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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