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ITINERARIO
 

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Il punto di partenza è fissato presso la fonte de "la Renacciola" (acqua non potabile). Sulla destra, salendo, una rientranza della strada consente di parcheggiare l'automobile.
Per compiere questo itinerario si impiegano circa 4,5 ore, compresa una sosta ristoratrice. Il dislivello in salita è di circa 510 m.
Un luogo adatto per una sosta è presso il rifugio Pozzo Mezzanotte. Per l'eventuale utilizzo chiedere alla Università Agraria di Coste. Per informazioni sulla sede di questo Ente, ci si può rivolgere al Comune o alla Comunità Montana.
Questo percorso è adatto per tutta la famiglia, tuttavia si evidenzia che ci sono tratti piuttosto ripidi: si sconsiglia, pertanto, nei periodi più caldi. Attenzione ai cani dei pastori.

 

 

Faggio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Falsa liquirizia

 

Punto di riferimento topografico per la partenza è la fonte de "la Renacciola", lungo la strada che da Coste conduce sui Monti Brunette. L'itinerario proposto inizia risalendo la stradina forestale che costeggia la pineta artificiale, realizzata alcuni decenni or sono dal Corpo Forestale dello Stato. Si prende dalla strada principale, Coste - Monte Brunette, poco prima de "la Renacciola" anzidetta, sulla destra, salendo. La quota di partenza è di circa m 710 s.l.m.
Percorriamo la stradina sopra descritta fino ad incontrare una carrareccia che attraversa il bosco.

All'incrocio prendiamo a sinistra e scendiamo per alcune decine di metri. Incontriamo un sentierino molto evidente che sale sulla destra.
La mulattiera ora imboccata ascende, erta, con tornanti a bracci stretti, il primo circa alla quota di m 900 - 910 s.l.m., il secondo a m 970 - 980 s.l.m.
Superato un dislivello di circa 50 m, in corrispondenza di un affioramento roccioso, calcareo, ben visibile sulla sinistra, troviamo un bivio. Consigliamo di prendere sulla destra e di attraversare il fosso. Passati così in sinistra idrografica, continuiamo a seguire il sentiero che per un brevissimo pezzo si sviluppa in trincea. Alla fine di questo tratto giriamo immediatamente a sinistra e prendiamo a salire ripidamente.
La mulattiera continua ad innalzarsi con qualche svolta. Attraversiamo dapprima un piccolo affluente, quindi, continuando, riattraversiamo il corso d'acqua principale, ritornando sul versante idrografico destro dello stesso.
Giungiamo così in prossimità della nostra meta, il rifugio conosciuto come "Pozzo Mezzanotte". Questo, in realtà, è stato costruito in prossimità del toponimo Pozzo Brunelli, alla quota di m 1220 s.l.m. - rilievo cartografico tavoletta I.G.M.
Usciamo allo scoperto del bosco in prossimità di un recinto anti-canidi. Entrambe le strutture sono state realizzate nel 1995 dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano. Il rifugio attuale è un ampliamento e ristrutturazione di un edificio preesistente. Sono di proprietà della Università Agraria di Coste che può essere contattata presso la sede di Coste o chiedendo i recapiti telefonici dei referenti al Comune di Trevi o alla citata Comunità Montana.

Vogliamo evidenziare che se al bivio situato in corrispondenza del descritto affioramento calcareo, dove noi abbiamo girato a destra, optassimo per deviare a sinistra, in salita, potremmo comunque raggiungere la nostra meta. Vediamo come. All'incrocio anzidetto, invece di girare a destra, come inizialmente suggerito, svoltiamo a sinistra e, rimanendo in destra idrografica del fosso, saliamo in direzione Nord. Poco dopo, ad un bivio, prendiamo il sentiero più basso che segue a mezza costa il monte, quasi in piano e continuiamo a percorrerlo mantenendoci sempre verso "settentrione". Raggiungiamo una radura in corrispondenza del displuvio. Da qui, direttamente, o se preferiamo zig-zagando, rimontiamo il costone. Dopo l'erta intercettiamo una traccia di sentiero che continua a salire in direzione SSE. Trattandosi di tracce, non sempre risultano facilmente seguibili, tuttavia, con un po' di intuito ed attenzione, possiamo mantenerci nella direzione giusta che ci conduce nuovamente al fosso. Il sentiero principale evidentemente lo attraversa. Noi invece restiamo sul versante destro, ove già ci troviamo, e ne risaliamo il fianco quasi costeggiando il corso d'acqua. Arriviamo così, faticosamente, sotto al recinto anti-canidi e quindi in prossimità del Rifugio Pozzo Mezzanotte - Pozzo Brunelli, che a vista raggiungiamo.
Dal pozzo, con itinerario descritto a parte, possiamo traversare fino a Casetta Ciccaglia - Lago delle Vecchie, meta di altri percorsi presentati.
Al Rifugio Mezzanotte si può anche pervenire in automobile, utilizzando una stradina che si diparte dalla comunale "Coste-Monte Brunette". Questa, soprattutto dopo piogge intense, se non è stata oggetto di attenta e puntuale manutenzione, può risultare piuttosto disagevole ed anche pericolosa. Ovviamente noi suggeriamo il percorso a piedi qui proposto.
L'itinerario consigliato, cioè il primo descritto, può essere compiuto probabilmente anche in rampichino, noi comunque non lo abbiamo collaudato con tale mezzo e quindi raccomandiamo prudenza e un preventivo sopralluogo informativo.
L'altro sentiero è certamente poco agevole anche se percorso a piedi, tanto che ci sentiamo di sconsigliarlo, soprattutto come itinerario estivo.
Per il ritorno suggeriamo di ripercorre il tracciato di salita, il primo beninteso, sino al bivio più volte ricordato.
Giunti a questo punto, se volessimo riprendere per intero il primo itinerario proposto, dovremmo svoltare a destra, attraversare il fosso e portarci in destra idrografica dello stesso. Invece continuiamo diretti. Quella che andiamo a percorrere è certamente una vecchia strada di esbosco in parte "riconquistata" dalla vegetazione.
La seguiamo senza difficoltà, in quanto molto evidente e ben percorribile.

Ad un certo punto superiamo, lasciandola sempre sulla nostra sinistra, una piccola edicola di recente fattura, forse un ex-voto. Continuiamo la nostra discesa.
Ad una svolta notiamo, sulla sinistra, un affioramento roccioso di calcare ben stratificato, una "bella" piega. Sopra a questa struttura geologica risale un sentierino che avremo modo di percorrere con l'itinerario n. 11.
Oggi continuiamo a scendere. In breve ci ritroviamo all'incrocio con la stradina forestale che ha costituito il nostro primo tratto di percorso. La prendiamo e ritorniamo al punto di partenza.

In tutto abbiamo impiegato circa 4 ore e 30 minuti, compresa una sosta ristoratrice. Il dislivello percorso in salita è di circa 510 m.