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ITINERARIO
 

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Il sistema collinare montuoso Serano - Brunette presenta, in generale, un innevamento limitato sia nel tempo, sia nella superficie. Tuttavia, nelle rare stagioni di neve abbondante sono diversi gli itinerari sci-escursionistici del nostro territorio. Trovandoci nella stagione adatta, avremo modo di divertirci lungo percorsi vari e di notevole interesse naturalistico, da affrontare, sempre, con la dovuta preparazione ed almeno con una discreta tecnica di base. Ovviamente non si parla di piste battute, ma semplicemente dell'usuale rete sentieristica e di viabilità minore che si può prestare a escursioni da compiere con sci adatti (sci da fondo escursionistico). Particolarmente indicati sono quelli con le lamine laterali e le solette che non necessitano di sciolinatura. Questo suggerimento ci deriva dalla constatazione, empirica, che le caratteristiche della nostra neve, specie per le basse quote, sono molto variabili e mutevoli, anche a distanza di poche ore. Ricordiamo, inoltre, che, per la facile accessibilità dei nostri monti, troveremo la "pista" frequentemente "danneggiata" dal passaggio di veicoli a motore (fuoristrada) che rappresenteranno, in ogni caso, per noi, possibile fonte di pericolo. Pertanto, attenzione! Infine, evidenziamo che proprio a causa delle mutevoli caratteristiche della neve e per il fatto che spesso il vento determina forti disomogeneità del manto nevoso, con possibili zone di accumulo e tratti a spessore quasi nullo o scoperti, è in pratica impossibile dare dei tempi di percorrenza attendibili. In determinate situazioni, soprattutto i tratti in discesa possono divenire molto faticosi e assai poco scorrevoli, altre volte la presenza di ghiaccio rende i percorsi sicuramente insidiosi.
Per le nostre sci - escursioni, proponiamo tre itinerari.

 

 

La traversata da Costa San Paolo a Pettino, per Casetta Ciccaglia. Possiamo passare sia per la "corta" segnalata nella cartina del C.A.I., Sez. di Spoleto, oppure per la strada normale. Proseguiamo, quindi, con la carrareccia che sale al passo di F.te Canale e discendiamo verso la Valle di Pettino, sino ad incrociare la strada comunale che sale da Campello. Relativamente alla prima possibilità, ricordiamo che il tratto sottostante il rifugio è certamente erto e poco agevole. Lungo la strada, invece, dovremo porre particolare attenzione ai mezzi motorizzati. Il dislivello complessivo in salita è di circa 545 m e in discesa di circa 140 m.

 

 

 

La traversata da Coste (la Renacciola) a Ponze e quindi a Rio Secco. Saliamo per la strada sterrata che ci conduce agli altopiani delle Brunette. Prendiamo, quindi, l'it. 5 che costeggia, o risale, Monte Lagarella e Monte Rozzo, per poi scendere al Pian di Spina e da qui a Ponze. Attenzione ai tratti in discesa, specie nella prima parte del sentiero che ci conduce al Pian di Spina e in quello della carrareccia che scende a Ponze. Volendo, possiamo salire a Rio Secco, e quindi agli altopiani delle Brunette, anche per la strada vicinale che collega l'antico borghetto alla strada provinciale, detta "Sellanese". Questo itinerario ha tratti pendenti e stretti ed è quindi sconsigliabile come itinerario di discesa. Scegliendo i sentieri di mezza costa, il dislivello complessivo in salita è di circa 520 m e in discesa di circa 380 m.

 

 

 

Da la Cura di Pigge alle pendici del Monte Pradafitta. Saliamo, con la carrareccia, da la Cura al Rifugio di Pigge, passando per la Madonnuccia. Proseguiamo con l'it. n. 8, seguendo la sterrata che attraversa C.le Fontane e quindi la carrareccia che sale abbastanza dolcemente. Attraversiamo il Fosso di San Marco e continuiamo ad ascendere. Al bivio prendiamo a sinistra, in salita. Alla biforcazione successiva della strada, scegliamo la via principale che, con ampio tornante, ci fa superare più agevolmente il dislivello da coprire. Incontriamo ancora un bivio. In corrispondenza di questo proseguiamo diritti con la carrareccia. Giungiamo ad un impluvio naturale, ramo montano di sinistra idrografica dell'asta principale, Fosso di San Marco. Prendiamo a sinistra e proseguiamo per circa 320 metri tra brevi salite e tratti in falso piano. Da questa strada forestale si può godere un bellissimo panorama della sottostante vallata. Ricordiamo di porre particolare attenzione nei tratti che tagliano a mezza costa il pendio, specie se ghiacciati, nei punti più acclivi e laddove vi sono forti accumuli di neve che possono rendere particolarmente scosceso ed insidioso il nostro itinerario. Il ritorno è per il medesimo percorso. Il dislivello complessivo in salita è di circa 650 m.
Per i principianti ricordiamo, secondo la nostra esperienza, che l'altopiano delle Casette di Coste, alle pendici delle Brunette, con il piano di Rio Secco e i dolci declivi di Cima Monte, si può prestare ai primi approcci con gli sci di fondo escursionistico. Per tutti, annotiamo semplicemente che la zona è in genere molto ventosa e che c'è purtroppo abbondanza di filo spinato, anche abbandonato in terra, sui prati. Suggeriamo, inoltre, di valutare, sempre e attentamente, se vi sia un sufficiente grado d'innevamento, di accertare l'omogeneità del manto nevoso, nonché la presenza di tratti ghiacciati.