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Gli ammoniti

Una leggenda mitologica

Il rosso ammonitico umbro-marchigiano


     Una leggenda mitologica

    

Il termine Ammoniti deriva da una leggenda mitologica narrata da Plinio il Vecchio.

(Foto di Merlaites clausus, con calco)

Il dio Bacco, recandosi a combattere in India, si trovò ad attraversare l’arido deserto della Libia. Qui fu colto da una sete immensa che non sapeva come placare. Chiamò, allora, in suo aiuto il padre di tutti gli dei, Giove, che si presentò al suo cospetto sotto forma d’ariete. Udito il suo bisogno, Ammone gli indicò una fonte di acqua fresca e purissima ove Bacco riuscì, finalmente, a calmare la terribile arsura e a dissetarsi. Presso quella fonte, utile in seguito a tutti gli uomini, dei e semidei, che si trovarono ad attraversare quell’arido deserto, fu eretta a memoria imperitura dell’incontro una statua dedicata a Giove Ammone, il padre degli dei ornato di corna d’ariete. Da ciò, le forme spiralate, pietrificate lì come altrove, furono chiamate Ammonis Cornu, corni di Ammone, ricordando anche che amnos in greco significa sabbia.

(Dracma greca con testa di Giove Ammone)

Questa leggenda fu ripresa più tardi, nel XVI secolo, da Ulisse Aldovrandi e Ferrante Imperato che chiamarono questi fossili Ammonites, nome latino di genere maschile. Gli ammoniti liassici frequenti nelle nostre montagne, specialmente negli strati rossicci che appartengono alla Formazione del Rosso Ammonitico, sono generalmente conservati come modelli pietrosi dalle varie forme spiralate.

Tra gli ammoniti ricordiamo alcuni generi molto comuni nel Rosso Ammonitico del Monte Serano: Calliphylloceras, Furloceras, Hildoceras, Mercaticeras, Merlaites, Phymatoceras, Pseudomercaticeras e soprattutto Praerycites, molto importante, perché l’esemplare di riferimento (tipo) è stato trovato nel territorio di nostro particolare interesse e costituisce un bene culturale dell’area umbro-marchigiana.
 

www.treviambiente.it - collaborazione scientifica Federico Venturi Professore associato di Paleontologia - Università degli Studi di Perugia