Castel Ritaldi – Castel San Giovanni, via della Rotonda 21 [CAS005]

680 1024 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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STORIA DEL LUOGO
La strada in direzione Villa e S. Martino è oggi solo un viottolo rurale, ma nel secolare conflitto (almeno tutto il Quattrocento) tra Trevi e Spoleto per il possesso del territorio era la via più breve e diretta

EDIFICIO

DESCRIZIONE
Edicola di grosse dimensioni, alta sul piano stradale cm. 185, ricavata in una porzione di muro contiguo a un’abitazione privata. Situata all’incrocio con la strada del vocabolo “Villa”, su di essa convergono le strade che provengono una da nord (castello di S. Giovanni), una da sud-ovest (direzione Spoleto), una da est (Beroide)
STATO DI CONSERVAZIONE
Recentemente riacconciata e intonacata
DIMENSIONI
Nicchia cm. 165x142x50

IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Sacra Famiglia; nello sguincio sinistro si riconosce S. Francesco rapito nella contemplazione del crocifisso, in quello destro forse S. Francesco da Paola
DATAZIONE
XV – XVII secolo, con ridipinture
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione cattivo: la parte inferiore è del tutto mancante a causa della luce e delle intemperie
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
La fisionomia della Madonna che rimanda ad un’antica maestà, l’aspetto in sé dell’edicola costituita da una porzione di muro addossata alla casa e protendentesi verso la strada, l’inspiegabile lingua di terra retrostante all’edicola e la stessa larghezza tra la casa e la strada, l’ubicazione all’incrocio di strade conducenti al castello inducono a supporre la costruzione dell’edificio sacro anteriore alla casa rurale e molto lontana nel tempo

RILEVATORE
Alfiero D’Agata
DATA DI RILEVAZIONE
15/9/2002

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

Madonna con Bambino e san Giuseppe, san Francesco d’Assisi, san Francesco da Paola (?)
Affresco, XV-XVII secolo
L’edicola sorge presso un incrocio, sulla strada in direzione dei vocaboli Villa e San Martino, non molto lontana dai confini tra Trevi e Spoleto, città che nel XV secolo erano in conflitto per il possesso del territorio.
La fisionomia della Madonna che rimanda a un’antica maestà, l’aspetto in sé dell’edicola costituita da una porzione di muro addossata a una casa privata e protesa verso la strada, l’inspiegabile lingua di terra retrostante l’edicola, la larghezza tra la casa e la strada, l’ubicazione, infine, all’incrocio di strade conducenti al castello, inducono a supporre la costruzione dell’edificio sacro anteriore alla casa rurale e molto lontana nel tempo.
La parte inferiore dell’affresco è del tutto mancante a causa delle intemperie.

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