Giano dell’Umbria – Montecchio, Porta Spoleto [GIA025]

687 1024 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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STORIA DEL LUOGO
Si ha memoria che nei tempi passati, il giorno della festa di S. Bartolomeo, protettore della parrocchia e del castello di Montecchio, gli abitanti del luogo andavano in processione presso la sacra immagine per invocare la Vergine di impedire alle malattie infettive di entrare nel centro abitato: ecco spiegata la collocazione dell’edicola sopra la seconda porta di accesso al castello. Nei tempi successivi, durante il mese di maggio, veniva effettuata una processione dalla chiesa Parrocchiale all’edicola per la recita del Rosario e delle Litanie

EDIFICIO

DESCRIZIONE
Edicola realizzata in pietra rosata e cinerea, ubicata ad una notevole altezza sul piano stradale. La nicchia ha l’arco a tutto sesto, il piano in pietra con testata leggermente aggettante, nessuna illuminazione
DATAZIONE
Metà XVI secolo ca.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto: è stata restaurata nel 1982
USO ATTUALE
Devozionale

IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Madonna del Rosario e Croce
DATAZIONE
Madonna 1967. Croce 2002
AUTORE/ATTRIBUZIONE
Maggi Vincenzo (Croce)
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Statua a stampo in gesso policromo (Madonna); stato di conservazione discreto. Crocifisso in legno; stato di conservazione buono
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
L’immagine attuale sostituisce l’affresco originario del XVI secolo, perduto, raffigurante la Madonna del Rosario, sostituito successivamente da un dipinto su tela realizzato nel 1900 raffigurante la Madonna del Rosario, anch’esso perduto

RILEVATORE
Felice Santini
DATA DI RILEVAZIONE
26/10/2002

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

Madonna del Rosario
Statuetta a stampo in gesso, 1967
L’edicola si trova sopra la seconda porta di accesso al castello di Montecchio (Porta Spoleto).
Si racconta che nei tempi passati, il giorno della festa di san Bartolomeo, protettore della parrocchia e del castello, gli abitanti del luogo si recavano in processione presso la sacra immagine per invocare la Vergine affinché impedisse alle malattie infettive di entrare nel centro abitato: questa devozione spiega il posizionamento dell’edicola all’ingresso del castello.
Nei tempi successivi, durante il mese di maggio, veniva effettuata una processione dalla chiesa parrocchiale all’edicola per la recita del rosario e delle litanie.
L’immagine attuale sostituisce l’affresco originario (probabilmente coevo della struttura in cui è inserita l’edicola, XVI secolo) scomparso, raffigurante la Madonna del Rosario, sostituito da un dipinto su tela perduto (1900, stessa iconografia).
Accanto alla statuetta è un crocifisso in legno realizzato da Vincenzo Maggi (2002).

La posizione di questa edicola è stata rilevata con strumento Garmin eTrex Vista, precisione +/- 10,00 m (Origine cartografica standard utilizzata WGS 84)

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