Spoleto – Fabbreria, strada della Spina [SPO093]

1024 691 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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EDIFICIO

DESCRIZIONE
Grande nicchia inserita nel muro di una casa che fiancheggia il percorso dell’antica e importante Strada della Spina, tradizionalmente detta anche Salaria o Piancianina; il suo percorso, almeno fino al passo della Spina, è contrassegnato da edifici sacri (la singolare chiesa di S. Polo de Quinto, S. Anna, S. Maria piè la Costa, S. Maria di Reggiano, S. Antonio Abate) e da edicole. La casa è stata probabilmente rimaneggiata nel XVII secolo con la realizzazione di una scala esterna che conduce ad un loggiato a due archi, dove si trova l’ingresso dell’attuale abitazione; il locale sottostante era un tempo adibito a stazione di posta; il campaniletto a vela lascia supporre che l’edificio sia stato uno degli ospedali sorti lungo la Strada della Spina
DATAZIONE
XVI secolo
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono

IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Frammento con raffigurazione dell’Eterno
DATAZIONE
XVI secolo
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione pessimo
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
L’immagine costituisce il frammento superstite di una rappresentazione legata alla leggenda del Salvatore, apparso nella casa per battezzare un neonato, affrancandolo da un destino avverso.
Riferimenti bibliografici: Nessi-Ceccaroni, 1979, p. 25

RILEVATORE
Roberto Quirino
DATA DI RILEVAZIONE
17/03/2003

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

Eterno benedicente
Affresco, XVI secolo
L’edicola sorge sul muro di una casa che fiancheggia il percorso dell’antica e importante strada della Spina, tradizionalmente detta anche Salaria o «Piancianina».
L’edificio è stato rimaneggiato probabilmente nel XVII secolo con la realizzazione della scala esterna che conduce al loggiato a due archi, dove si trova l’ingresso dell’attuale abitazione; il locale sottostante era un tempo adibito a stazione di posta. Il campaniletto a vela lascia supporre che l’edificio sia stato uno degli ospedali sorti lungo la strada della Spina.
L’affresco, di cui l’Eterno costituisce il frammento superstite, era sicuramente collegato con la leggenda del Salvatore, apparso nella casa per battezzare un neonato, affrancandolo da un destino avverso. Al Salvatore è dedicata la fatiscente chiesina antistante la casa.
Il dipinto si deve al pittore che nel 1514 realizzò l’Incoronazione all’esterno della non lontana chiesa di Santa Maria di Reggiano.
Bibliografia
S. Nessi, S. Ceccaroni, 1979, p. 25

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