Spoleto – Spoleto, pinacoteca comunale [SPO196]

1024 680 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Madonna col Bambino, sul cui sfondo è narrato l’evento miracoloso della fondazione del monastero della Stella: nel 1254 il vescovo Bartolomeo Accoramboni vide una stella brillare su un pozzo sul cui fondo si rinvennero resti di neonati. In quel luogo venne così eretto il brefotrofio. In alto è l’Eterno Benedicente
DATAZIONE
1502
AUTORE/ATTRIBUZIONE
Bernardino Campilli
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione buono: è stato restaurato nel 1983
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
L’immagine è stata staccata nel 1870 dal muro orientale esterno del monastero della Stella e donata alla Pinacoteca Comunale da Tommaso Benedetti, la cui famiglia era proprietaria del complesso.
Riferimenti bibliografici: Sansi, 1869, p. 242; Guardabassi, 1872, p. 294; Angelini-Rota, 1905, p. 29; Gnoli, 1923, p. 66; Toscano, 1963, p. 125; Felicetti, Tulli, in Arte in Valnerina e nello Spoletino, 1983, pp. 73-74; Quirino, in Pittura in Umbria tra il 1480 e il 1540, 1983, pp. 164; Fratini, 1985, passim; Todini, 1989, p. 46; Quirino, 1996, pp. 90-91
ISCRIZIONI
DIVAE. VIRGINI. M… IO. STELL… SACRVM (sull’architrave della finestra prospettica)
d.nus.bartolomeus / episcop.spolts (in caratteri gotici, sull’edificio rappresentato sullo sfondo)
…RARDINVS.CA… LIVS. SPOL. FACIEBAT (in basso)

RILEVATORE
Roberto Quirino
DATA DI RILEVAZIONE
1995

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

Madonna con Bambino e fondazione del monastero della Stella, Eterno benedicente
Affresco, Bernardino Campilli, 1502
L’affresco, oggi depositato in Santa Maria della Concezione, venne staccato nel 1870 dal muro orientale esterno del monastero della Stella, prospiciente sull’attuale piazza Garibaldi, e donato alla pinacoteca comunale da Tommaso Benedetti, la cui famiglia era proprietaria del complesso dal 1843. Una sua copia, datata 1778, è collocata su un altare della chiesa di San Ponziano.
Il restauro condotto nel 1983 ha appurato che il dipinto era stato concepito con la figurazione principale arretrata rispetto all’inquadratura architettonica.
L’iconografia della Madonna in adorazione del Bambino disteso sul suo grembo è consueta anche nella scultura lignea quattro-cinquecentesca.
L’evento miracoloso raffigurato sullo sfondo si riferisce alla leggenda della fondazione del monastero della Stella, confermata nel corso dei recenti restauri condotti nell’area del monastero: nel 1254 il vescovo Bartolomeo Accoramboni vide una stella brillare su un pozzo sul cui fondo si rinvennero resti di neonati. In quel luogo venne eretto il brefotrofio che fu attivo fino al 1445, quando le monache agostiniane che lo conducevano vennero sollevate dall’obbligo dell’assistenza ospedaliera, costituendosi in comunità monastica, composta da suore provenienti dalle famiglie nobili della città.
Dell’opera di Bernardino Campilli, ricordato dal Sansi anche come musico e poeta, ha tentato una ricostruzione Corrado Fratini. Dall’espressionismo gozzolesco dei dipinti firmati, rintracciati ad Arquata del Tronto, Bernardino sarebbe approdato ai modi pinturicchieschi rappresentati da questo importante dipinto. Todini ne ha esteso il catalogo, aggiungendovi un affresco votivo in Santa Maria della Neve a Faete, nei pressi di Arquata, un San Leonardo in San Matteo a Tufo, anch’esso nei pressi di Arquata, e una Madonna con Bambino benedicente, del 1484, nel portico esterno di Santa Maria di Pietrarossa, nella piana di Trevi, con data e firma ancora parzialmente leggibili, riprodotta da J.A. Ramboux in un disegno del 1835.
La foto in bianco e nero riproduce l’affresco nelle condizioni precedenti al restauro del 1983.
Iscrizione
AD / MDII (nelle tabelle)
DIVAE.VIRGINI.M […] IO.STELL […] SACRVM [Divae Virginis Monasterio Stellae Sacrum] (sull’architrave della finestra prospettica)
D.nus.Bartolomeus / episcop.spolts (sull’edificio rappresentato sullo sfondo, in caratteri gotici)
[…]RARDINVS.CA[…]LIVS.SPOL.FACIEBAT (in basso)
Bibliografia
G. Angelini-Rota, 1905, p. 29
C. Fratini, 1985, passim
U. Gnoli, 1923, p. 66
M. Guardabassi, 1872, p. 294
R. Quirino, 1996, pp. 90-91
A. Sansi, 1869, p. 242
F. Todini, 1989, p. 46
B. Toscano, 1963, p. 125
Arte in Valnerina e nello Spoletino, 1983, pp. 73-74
Pittura in Umbria tra il 1480 e il 1540, 1983, pp. 164

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