Patriarchi verdi

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Copertina 'Patriarchi verdi'

Titolo: Patriarchi verdi. Itinerari in Valle Umbra
Autori: A cura di Tiziana Ravagli, Alvaro Paggi, Danilo Rapastella (Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio) Progetto Zon@Ambiente, biblioteca ‘Montagne di Libri’, Progetto TreviAmbiente; Simonetta Bandini (Legambiente Spoleto), biblioteca ‘Montagne di Libri’, Giampaolo Filippucci, Progetto TreviAmbiente
Progettazione grafica: GraficArte Severini – Spoleto
Editore: Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio
Anno di pubblicazione: 2015
Descrizione fisica: 240 pagine, rilegato, 140 immagini, 21×21 cm
ISBN: 9788890512278

Nota Bene: al progetto ‘PATRIARCHI VERDI’, che ha avuto anche un aggiornamento cartaceo con il volume Patriarchi Verdi secondo volume edito nel 2019, è dedicato uno dei siti web che compongono questo Network

Descrizione

Volume elegante con copertina in cartoncino con bandelle, rilegatura in filo refe, dimensioni 21 x 21 cm (chiuso), 240 pagine, 140 immagini (a colori e storiche in bianco e nero).
I numeri del progetto editoriale: 99 patriarchi verdi censiti, 35 specie diverse rilevate, oltre 20 collaborazioni attivate.

PATRIARCHI VERDI nasce per valorizzare la conoscenza del patrimonio arboreo, tanto ricco di esemplari interessanti sia dal punto di vista naturalistico sia dal punto di vista della cultura e della storia di questa terra.
Il libro si pone l’obiettivo di promuovere la bellezza del territorio associando idealmente ogni ‘patriarca verde’ all’ambiente in cui vegeta e di cui in molti casi definisce il paesaggio, in un percorso ideale di conoscenza che lo collega ai siti storici, archeologici, architettonici e naturalistici più significativi presenti nei suoi dintorni: così la storia, il paesaggio e la natura si uniscono per diventare elementi fondanti di quello stesso luogo, costituendone l’intima essenza.
Un insieme che è (e non potrebbe essere altrimenti) un valore assoluto per tutta la nostra regione. Un obiettivo che si può definire pienamente centrato.

Eventi

Patriarchi Verdi, locandina per la presentazione del 12 marzo 2016, Spoleto, biblioteca comunale, palazzo Mauri

GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL VOLUME E DEL PROGETTO ‘PATRIARCHI VERDI. ITINERARI IN VALLE UMBRA’: SPOLETO, BIBLIOTECA DI PALAZZO MAURI, 12 MARZO 2016

Grande successo di pubblico per la presentazione del volume ‘Patriarchi Verdi. Itinerari in Valle Umbra’, tenutasi a Spoleto presso i locali della sala conferenze di palazzo Mauri, sabato 12 marzo 2016.
Ha suscitato un grande interesse il progetto realizzato dalla Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio e Legambiente Spoleto dedicato ai Patriarchi Verdi, alberi monumentali e non solo, intimamente legati alla storia, alle tradizioni locali.
Oltre 130 alberi visionati e inseriti nel database di Montagne Aperte, che la Comunità montana ha messo a disposizione del progetto, 99 alberi censiti per il volume in rappresentanza di 35 specie differenti, appartenenti sia alla flora arborea autoctona sia a quella esotica. 3 le specie più rappresentate: la roverella con 22 esemplari, il leccio con 14 e l’olivo con 10.
Questi sono solo alcuni dei numeri del progetto editoriale, che racconta storia e storie degli alberi monumentali nel ricchissimo patrimonio arboreo presente nel comprensorio della Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio: un territorio che comprende 17 comuni, si estende per oltre 1653 km, è definito a nord dal comune di ASSISI, a sud da quello di SPOLETO, è limitato a est da pre-Appennini e Appennini, a ovest dai monti Martani e dal comune di Massa Martana; un’area amministrativa che comprende per intero la Valle Umbra e anche la parte montana di quella del fiume Topino fino a NOCERA UMBRA.
Interessantissimi gli interventi che si sono succeduti nel corso della mattinata a partire dalle letture dell’attrice di teatro Diletta MASETTI che ha emozionato il pubblico presente con brani tratti da ‘Arboreto selvatico’ di Mario Rigoni Stern e ‘Le voci del bosco’ di Mauro Corona.

Hanno partecipato all’evento portando i saluti delle amministrazioni: Domenico Rosati, Commissario, e Sergio Rossi, Segretario generale, per la Comunità montana; Vincenza Campagnani per il Comune di Spoleto, oggi assessore all’Ambiente e nel 2008 Presidente della Comunità montana quando l’Ente montano ha avviato il progetto, approvandolo in Giunta e inviandolo al GAL Valle Umbra e Sibillini per l’inserimento nel Piano di Sviluppo Locale che il GAL stesso stava all’epoca elaborando.
Di grande interesse i contributi tecnici assicurati da Federica Barbera dell’Ufficio aree protette e biodiversità di Legambiente Nazionale e da Elena Giovagnotti, in rappresentanza della Regione Umbria – Servizio Foreste, Economia e Territorio Montano, il cui dirigente, Francesco Grohmann, è autore della presentazione del volume.
Hanno raccontato il progetto: Alvaro Paggi, Danilo Rapastella e Tiziana Ravagli della Comunità montana e Simonetta Bandini di Legambiente Spoleto, da cui, nell’ormai lontano e già ricordato 2008, è partito il germe dell’idea che ha poi condotto all’interessantissima pubblicazione presentata a palazzo Mauri.
Gli interventi della mattinata sono stati coordinati da Marco Vinicio Galli, Direttore della Comunità montana.

Un APERILIBRO ha concluso i lavori, ottima occasione per un aperitivo dedicato alla CULTURA! e poter ricevere in omaggio tante pubblicazioni edite nel tempo dall’Ente montano con un unico fine: realizzare itinerari di conoscenza per vivere e far vivere il territorio e l’ambiente, scoprendo anche gli angoli più remoti e sconosciuti, promuovendo aspetti importanti, spesso sottovalutati, della nostra cultura, della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Perché promuovere e valorizzare il territorio è uno dei compiti che la Legge 1102/1971 ‘Nuove norme per lo sviluppo della montagna’, una legge assolutamente visionaria, nel senso più ampio e positivo del termine, e ancora oggi modernissima, nonostante i 45 anni di storia, ha assegnato alle Comunità montane: con l’obiettivo di mantenere il presidio delle aree marginali, valorizzandone tradizioni, storia e cultura! Assegnando pari valore e dignità agli interventi a favore di assetto idrogeologico, strutture e infrastrutture, necessari per assicurare la vivibilità delle aree marginali, e a quelli volti al mantenimento del tessuto connettivo sociale che è la vera ricchezza di ogni luogo, defininendone valore e intima essenza.

Il progetto PATRIARCHI VERDI, passo dopo passo, si è svelato come un vero e proprio ITINERARIO DI CONOSCENZA di luoghi ricchi di alberi e di storia e di tanti punti di interesse: ARCHITETTONICI, ARTISTICI, ARCHEOLOGICI, NATURALISTICI E AMBIENTALI, IN UNA PAROLA CULTURALI, CHE ARRICCHISCONO E RENDONO UNICO E SPECIALE IL NOSTRO TERRITORIO!
Dalla presentazione del progetto è emerso il VALORE dell’Ente montano, la vision e la mission di questa Amministrazione, così ben individuato nelle già ricordate ‘Nuove norme per lo sviluppo della montagna’, riassunto nell’aforisma:
UNA RETE DI ITINERARI PER GODERE DI UNA RETE DI CONOSCENZE
UNA RETE DI CONOSCENZE PER PERCORRERE INSIEME UNA RETE DI ITINERARI!
Come ben illustrato dagli autori, la pubblicazione del volume è, comunque, solo il punto di partenza del progetto PATRIARCHI VERDI: WORK IN PROGRESS!
La Comunità montana e Legambiente invitano, infatti, i cittadini a percorrere i tanti itinerari proposti anche nella cartografia allegata al volume, cercando alberi monumentali per segnalarli all’Ente montano, anche scrivendo una email all’indirizzo indicato in questo sito nella pagina ‘CONTATTI’.

Bel successo di pubblico e di critica per la presentazione di PATRIARCHI VERDI a Foligno, mercoledì 4 maggio 2016, ospiti dell'Archeoclub presso la sala conferenze della Biblioteca Jacobilli

Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi, Danilo Rapastella, curatori del volume ‘Patriarchi Verdi. Intinerari in Valle Umbra’, ringraziano la Presidente, Lucia Bertoglio, e tutti i soci dell’Archeoclub Foligno che hanno partecipato all’iniziativa, per l’invito e l’ospitalità loro assicurata in occasione della conferenza di mercoledì 4 maggio 2016: Archeologia verde: alla ricerca degli alberi monumentali, Foligno, biblioteca Jacobilli, piazza San Giacomo, ore 16,30.
Colgono, inoltre, l’occasione per rinnovare il loro GRAZIE!!! a tutti i presenti, a Monsignor Dante Cesarini, Direttore della Biblioteca Jacobilli, e al personale della Biblioteca per la splendida accoglienza e le affettuose parole di stima.
Grazie a tutti!

Recensioni

Dalla 'GAZZETTA DI FOLIGNO'. Patriarchi verdi: gli alberi monumentali della valle Umbra
Panorama di Nocera Umbra
dopo l’anteprima a spoleto, è stato presentato anche a foligno (biblioteca jacobilli, mercoledì 4 maggio) il libro che invita a riflettere su un patrimonio vegetale da salvare

MAURIZIO COCCIA

«Gli alberi monumentali sono  i  superstiti di paesaggi perduti e sono testimoni proiettati verso paesaggi futuri». Così scrive Francesco Grohmann, dirigente del Servizio Foreste economia e territorio montano della Regione Umbria, nella Prefazione di Patriarchi Verdi. Itinerari in Valle Umbra, ultimo progetto editoriale frutto della collaborazione tra la Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio, la sezione spoletina di Legambiente e l’ass. “Progetto TreviAmbiente”. I curatori della ricerca (Tiziana Ravagli, Alvaro Paggi e Danilo Rapastella: un terzetto già noto per altre fruttuose edizioni su temi ambientali e paesaggistici) hanno in effetti impostato il loro testo sul rapporto che i grandi alberi (patriarchi verdi, appunto) sanno instaurare con chi li osservi nel loro contesto naturale e culturale (il paesaggio non esiste se non nel momento in cui un osservatore  lo contempla, secondo la più recente definizione di un termine geografico tanto abusato quanto polivalente). Il libro si compone così di 240 pagine e 92 schede relative ad alberi monumentali in Valle Umbra, suddivise per area geografica e specie vegetale e indicanti l’età, le misure, lo stato di salute, la persona che ha segnalato il patriarca. In più, a conforto di quanto si accennava, le schede sono inframezzate da punti di interesse circostanti, di modo che il lettore nel contemplare il monumento vegetale lo colga nel più ampio contesto storico e paesaggistico. Tra i 14 comuni indagati (quelli dell’area della Comunità Montana), Foligno e Spoleto primeggiano per numero di esemplari censiti. Ai territori folignate e spoletino sono in effetti dedicati anche degli itinerari a parte. Nel Folignate, i curatori propongono un itinerario urbano tra il verde e i monumenti della città. Completano il volume 14 appendici sul verde storico (per Foligno, i castagni di Morro – a cura degli autori – e un saggio sul Parco dei Canapè, di Elena Laureti) e la cartografia della Valle in scala 1:100.000 per ritrovare gli esemplari censiti. A margine di questo lavoro, nel quadro del riassetto di quegli enti locali che come le comunità montane si occupano del territorio (riassetto sacrosanto, se riferito ad una più equa gestione delle risorse; inopinabile se volto al mero risparmio, col conseguente taglio indiscriminato degli utili servizi) ci premono alcune considerazioni: saranno in grado ancora le amministrazioni locali di gestire il territorio comune? Senza un ente superiore che se ne occupi, saprebbero le persone salvaguardare il loro patrimonio arboreo? Saprebbero almeno riconoscerne il valore? «Anche se sapessi che domani il mondo andrà in pezzi, vorrei comunque piantare il mio albero di mele» (Martin Luther King).

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